RECENSIONI:


Se questo è un uomo

recensione by davide patrizi

Mio padre conobbe la prigionia in un campo di concentramento nazista, pur non essendo ebreo, ma prigioniero di guerra.
Mi parlava spesso di questa sua drammatica vicenda, per cui, quando lessi a quindici anni questo libro-testimonianza di Primo Levi sulla sua detenzione nel lager di Auschwitz, fu come ritrovare le radici, vedere espressa, in una lingua impeccabile, la sofferta esperienza della generazione che precedette la mia.
Del libro, pubblicato nel 1947, mi piacque immensamente la poesia iniziale, di cui conservo frammentaria memoria, una delle poche cose che mi sono rimaste degli anni scolastici.
Il libro, nella sua interezza, è una lettura che mi ha segnato, che ritengo utile mantenere inserita, qualora lo sia, nei programmi scolastici, un vero vaccino contro la violenza, specialmente quella fredda, burocratica, impersonale, così facile a svilupparsi nelle società di massa.
Quella che nasce dall'odio istituzionalizzato, dall'ideologia, dal conformismo, dalla stupidità collettiva, dalla sottomissione all'autorità.
Se questo è un uomo ci indica, senza retorica e senza sottintesi, di quali abomini può macchiarsi l'uomo se solo abbassa la guardia, dimentica di riflettere, si lascia irretire dagli slogan e dalle parole d'ordine, abdica al proprio spirito critico.
L'inferno descritto da Levi è un monito e uno scherno alla facile ideologia del progresso, alle magnifiche sorti e progressive.
Ci insegna a non dimenticare la nostra duplice natura di uomini, capaci di eroismi e di bassezze, di aneliti ideali e di insensate efferatezze.
Di Levi narratore, apprezzerò, in seguito, altre opere; uno scrittore, il torinese, nitido, austero, preciso, che seppe trasfondere nella sua prosa le proprie conoscenze tecniche e scientifiche (Levi era laureato in chimica); uno dei pochi narratori italiani, che seppe superare il dualismo cultura umanistica - cultura scientifica, trovando appunto in questa sintesi, la propria originalità e identità nel panorama letterario nazionale.
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